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La cultura politica di un territorio rappresenta un elemento rilevante, forse, alla lunga il più rilevante, per spiegare la forza organizzativa dei partiti, la durata del consenso elettorale che ottengono, le scelte e gli stili delle istituzioni di governo che controllano. Indagando sui cambiamenti delle culture politiche si possono spiegare, perciò, le trasformazioni della politica degli ultimi venti anni, non solo nelle regioni di più forte radicamento subculturale, ma di tutto il sistema politico italiano. In particolare, si capiscono meglio le ragioni della scomparsa/evoluzione dei due grandi partiti di massa, la DC e il PCI; e si possono avanzare ipotesi sul significato e sul punto di arrivo delle trasformazioni politiche, sociali ed economiche che sono oggi sotto i nostri occhi. Per questo "L'eredità" si concentra proprio sulla subcultura politica bianca (particolarmente radicata nel Veneto) e su quella rossa (presente in alcune regioni dell'Italia centrale, tra cui la Toscana). In sintesi, gli autori sostengono che se la cultura bianca appare sostanzialmente scomparsa, elementi della sua tradizione persistono tuttavia nei modelli dei rapporti fra società civile e istituzioni; la subcultura rossa, che pur sembra anch'essa in netto e definitivo declino, sta facendo sentire ancora la sua influenza sui modelli di comportamento, in specie quelli elettorali e sullo stile di governo.